Il sezionatore di corrente è un elemento fondamentale all'interno di un circuito elettrico. Ma di cosa si tratta esattamente e come svolge il suo ruolo di protezione? In questo articolo, vi spiegheremo tutto quello che c'è da sapere.
Il sezionatore è un dispositivo inserito in un circuito elettrico con lo scopo specifico di sezionare, ossia aprire una linea, garantendo una distanza di isolamento prescritta. Questo processo è fondamentale per garantire la sicurezza delle persone che operano in un determinato ambiente.
La funzione principale del sezionatore è quella di interrompere il flusso di energia negli ambienti dove si va ad intervenire. È pertanto un dispositivo di vitale importanza per la sicurezza delle persone, svolgendo un ruolo di protezione fondamentale.
Un aspetto importante da sottolineare è che il sezionatore è un dispositivo di manovra: ciò significa che deve essere azionato manualmente per funzionare. Non agisce quindi in maniera automatica, ma richiede un intervento diretto dell'operatore.
Una volta chiarito di cosa si tratta, andiamo a scoprire come il sezionatore riesce a espletare le sue funzioni di protezione. Per poter farlo al meglio, è essenziale conoscere nel dettaglio il suo funzionamento. Continua a seguire l'articolo per scoprire di più.
Il sezionatore di corrente, pur avendo caratteristiche simili a un interruttore, presenta un funzionamento notevolmente diverso. Si tratta di un dispositivo di manovra che necessita di un'azione manuale per interrompere e successivamente ripristinare il flusso di corrente nel circuito in cui è inserito.
Il sezionatore viene impiegato in una vasta gamma di impianti, come catene di montaggio e centrali di distribuzione elettrica. In questi contesti, l'utilizzo del sezionatore è essenziale durante i periodi di manutenzione. Infatti, grazie a questo dispositivo, si può garantire la sicurezza dell'operatore impegnato nell'intervento, offrendogli la possibilità di lavorare in condizioni ottimali e sicure.
Il sezionatore è uno strumento che assicura la continuità del servizio elettrico nell'intero impianto, evitando interruzioni indesiderate. In caso di un'anomalia, ad esempio, l'uso del sezionatore consente di intervenire sul guasto in tutta sicurezza.
Una volta ripristinato il corretto funzionamento del circuito, il sezionatore viene chiuso, per consentire il normale scorrimento della corrente. Questa azione conclude il ciclo di intervento e restituisce all'impianto la piena operatività.
Come si è sottolineato precedentemente, il sezionatore presenta molte caratteristiche simili a quelle di un interruttore. Tuttavia, esistono aspetti che li differenziano l'uno dall'altro in modo significativo. Entrambi i dispositivi sono usati per separare due punti collegati all'elettricità, interrompendo così la continuità metallica.
Per comprendere meglio come questi due dispositivi elettrici differiscono, osserviamo più da vicino le principali differenze:
La prima differenza risulta essere nell'uso di entrambi i dispositivi. Il sezionatore è un dispositivo di manovra che deve essere attivato manualmente in caso di anomalia. Al contrario, l'interruttore è un dispositivo di sicurezza che interviene automaticamente quando si verifica un'anomalia nel circuito elettrico.
La seconda differenza riguarda il potere di interruzione. A differenza degli interruttori, i sezionatori non presentano un potere di interruzione. La caratteristica fondamentale del sezionatore è infatti la sua capacità massima di resistere all'aperto al passaggio di una sovratensione. Quando questa soglia viene superata, il sezionatore si apre, interrompendo il flusso di energia solo in una parte del circuito e non in tutto l'impianto.
Esistono svariati tipi di sezionatori, ognuno con caratteristiche uniche. La classificazione può essere fatta tenendo in considerazione vari aspetti. Diamoci un'occhiata:
Una prima distinzione può essere fatta considerando gli ampere. Esistono infatti sezionatori che vanno da una capacità di 16A fino a 630A.
Considerando invece il parametro della tensione, risultano disponibili sezionatori che partono da 230VAC e arrivano fino a 750VAC.
Un ulteriore criterio di classificazione può essere il numero di poli: si può infatti acquistare sezionatori che variano da un minimo di un polo fino ad un massimo di quattro poli.
Infine, esistono sezionatori che possono contenere da uno fino ad otto moduli.
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